La storia di Guido Morandi
Guido Morandi nasce nella confinante Austria a Braunau am Inn il 27 Settembre 1917 da genitori profughi (primo conflitto mondiale) arcensi, originari di Caneve (Arco di Trento). Dopo un'infanzia trascorsa in terra austriaca verso la fine degli anni 20 torna nella terra natia.
In giovane età dopo alcuni lavori saltuari lavora presso le fornaci Carloni, ma il suo innato talento per la meccanica e in particolare per la grande passione che nutre per le due ruote, moto e biciclette, prevale su ogni lavoro. Nelle cantine della casa di famiglia comincia a riparare, aggiustare, e soprattutto capire, studiare ogni veicolo a due ruote che gli capita a tiro...
Verso la fine degli anni 30 apre ad Arco in via G. Marconi un'officina di riparazione e vendita cicli insieme al fratello Ernesto.
Nel 1940 si sposa nella chiesa di Chiarano (Arco di Trento) con Armida Pederzolli, avrà tre figli: Ezio nato ad Arco il 28/09/1941, Aldo nato a Riva del Garda il 30/12/1943 e Jerta nata a Riva il 21/02/1951.
Sua fedelissima compagna era la moto side-car B.M.W. alimentata a carbonella (la benzina era una rarità) con la quale settimanalmente si recava a Milano per acquistare pezzi di ricambi dai più svariati utilizzi e copertoni per il suo negozio. Nel 1942 in piena seconda guerra mondiale trasferisce l'attività a Riva del Garda, mentre il fratello Ernesto continua il lavoro nel negozio di Arco.
Al largo posta affitta biciclette,in Viale Vannetti assembla e ripara biciclette ed in Viale S.Francesco apre la vendita dei marchi di biciclette e moto più prestigiosi del momento, biciclette Dei, le famosissime Bianchi, Willers, Moto Parilla, Aermacchi, Iso e le prestigiosissime Ducati, e macchine da cucire.
Alla fine della seconda guerra mondiale quindi nel 1945 ufficiali e soldati tedeschi scappano da Riva del Garda razziando le biciclette nei magazzini di Guido Morandi.
Il suo genio non si ferma solo alle due ruote, con rimasugli di motori utilizzati dalle truppe anfibie americane costruisce un motoscafo ad alta velocità. Passato il periodo buio della seconda guerra mondiale Guido non si perde d'animo e riprende a tutto ritmo la sua attività.
Ma e' verso la fine degli anni 50 che Morandi sviluppa un suo particolare sogno nel cassetto...fedeli meccanici al suo fianco sono il rivano Franco Omezzoli e Romano Marocchi di Tenno.
Nel 1961 brevetta il ciclo trasformabile "uomo e donna" LA STELLA DEL GARDA. Nel dicembre 1961 presenta al salone di Milano i suoi primi gioielli.
"La Gazzetta Sportiva" riporta quanto segue:
LA BICICLETTA E I SUOI GIOIELLI
"...nei giorni scorsi abbiamo avuto occasione di parlare della notevole produzione destinata ai ragazzi ed ai bambini. Una produzione di qualità che ha stupito in particolare i visitatori stranieri. Ieri ci è stato segnalato il tipo Stella del Garda, ideato da Guido Morandi di Riva del Garda, trasformabile, sulla quale possono pedalare i bimbi o le bimbe, grazie ad un bullone facilmente regolabile."
- La Gazzetta Sportiva, 10 dicembre 1961
Dopo svariati articoli sulla stampa locale la Domenica del Corriere del 4 marzo 1961 scrive:
BICICLETTA PER UOMO E DONNA, SECONDO I CASI
Nei primi mesi del 1962 comincia una produzione di cicli a larga scala e nel mese di giugno propone al pubblico i seguenti modelli:
Mod. Gran Turismo
Mod. Lusso
Mod.S. Lusso
Mod. America
Mod. R.Viaggio Lusso
Mod. Bambino Lusso
Il prezzo di vendita varia dalle 9.950 lire per il ciclo bambino alle 23.350 per il Mod. America: Mod. munito di cambio Campagnolo a tre velocità, portapacchi posteriore cromato, parafanghi e carter tipo America in ottone cromati, manubrio tipo America, pipe, fasce, foderi e forcellini e tubo a frasca cromati, coperture bicolore di marca, sella in pelle, di lusso. La colorazione era : Rosso Amaranto- oro rame- verde Vespa- celeste- alluminio Ardea trasparenti.
Dopo anni di folgorante successo nel 1968 con l'avvento del turismo di massa in quel di Riva, Morandi decide di dedicarsi alla vendita di "nuovi prodotti", vendita di articoli per la pesca, la caccia, e in seguito articoli sportivi di ogni genere, reso noto a tutti i rivani e turisti come MORANDI SPORT.
Guido Morandi muore il 14 settembre del 1971 all'età di 54 anni a seguito di una terribile malattia.
Prenderanno le redini del negozio i figli Aldo e Jerta.
Il dna per "l'invenzione" del figlio Ezio non è secondo al padre.
Completamente autodidatta, anche se conosce le prime nozioni di meccanica, frequentando il collegio D.Bosco di Verona (go sol la quinta elementare el dis) costruisce le più disperate "macchine"(di sua invenzione la bellezza di 28 brevetti!).
La macchina per dimagrire dormendo,il cerca valigie,un motore per scendere a velocità sostenuta sott'acqua,una macchina per la costruzione di laccioli riutilizzabili per l'agricoltura ...solo per citarne qualcuna! (Per info : www.wimor.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)