Amarcord a due ruote in bicicletta

Quando pedalare erano consigliate " le buone usanze"

Amarcord a due ruote

Ormai nei primi anni del 1900 la bicicletta è entrata nelle abitudini di tutte le classi sociali. La donna aristocratica e la borghesuccia, il commesso di negozio e l'elegante giovanotto, bimbi, adulti, ......tutti pedalano. C'è bensì ancora qualcuno che fa il viso dell'armi alla nuova usanza, ma questi ostinati conservatori appartengono alla schiera di coloro che per una ragione o per l'altra, non possono approfittarne.

Questo "sport " non dovrebbe considerarsi meno per bene dell'equitazione, della danza e dei tante altre attività sportive che nessuno pensa a discutere ed osteggiare. Sulla bicicletta, come a cavallo o in barca, una donna ed un uomo possono mostrarsi compitissimi, purché si attengano alle leggi generali dell'educazione.

Fortunato chi ha una bicicletta propria; ci si familiarizza e ci si affeziona. Se si affitta la bicicletta bisogna averne cura assai più che se ci appartenesse,e se ci accade di romperla, si paga il prezzo fissato dal proprietario, senza troppo discutere. Buon consiglio per le signore è di farsi insegnare da persone ormai abili nella guida del simpatico veicolo.
Acquistata molta pratica nella pista, incominciano le belle passeggiate fuori all'aperto; delizia per i polmoni e festa dell'anima. Una signora sola non si fa accompagnare in bicicletta da un uomo che non le è padre, marito o fratello. Se ella non ha un prossimo parente maschio, preghi una sua amica di unirsi a lei , ma che nemmeno il piacere di una bella passeggiata rischi le critiche di qualche pettegola. Per il costume, la moda non ha ancora detto la sua ultima parola.
A Parigi quasi tutte le signore cicliste hanno adottato il l'ampio calzone alla zuava; In Italia generalmente non si usa e non piace. Del resto le Inglesi, che in fatto di sport sono maestre, rimangono fedeli alla gonna. Questa gonna però va fatta in modo speciale; molto più corta e stretta delle consuete, con elastici al fondo per impedire che il vento la sollevi, alcune sono spaccate da cima a fondo di dietro, sono più comode ma ...poco belle. Invece della sottogonna, si porta un paio di calzoni del colore dell'abito, è più decente in casi di cadute. Le scarpe più comode sono quelle basse; le signore inglesi vi sovrappongono le ghette di panno, alte quasi fino al ginocchio. La camicetta da uomo, il piccolo feltro per l'inverno, la canottiera di paglia per l'estate, i guanti di pelle scamosciata completano questo abbigliamento. Un uomo che accompagna una signora in bicicletta non si permette d'indossare la maglia senza giacchetta e tanto meno le calze corte che lasciano vedere le gambe, di brutta estetica apparenza. Naturalmente un uomo non accompagna in bicicletta una signora, senza munirsi di guanti. In quanto alle norme di circolazione municipali che regolano la circolazione dei velocipedi, sono variabili di città in città ed è meglio informarsi dettagliatamente.
L'osservanza delle leggi stabilite è non solo un dovere ma una prova di buona educazione.

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